Conoscete i panini di Sant’Antonio? Sono piccoli panini che vengono venduti in tutti i forni e nelle pasticcerie toscane (la prima volta li assaggiai proprio durante una piccola gita a Prato) il giorno 17 Gennaio in occasione appunto della festa di Sant’Antonio.
INGREDIENTI (dosi per 15 panini)
- 300 gr. di farina 0
- 40 gr. di zucchero semolato
- 1 pizzico di sale
- 1 uovo piccolo
- 25 gr. d’olio di semi bio
- 125 ml. di latte intero
- 10 gr. di lievito di birra
- 1 tuorlo e 3 cucchiai di latte per spennellare
- zucchero semolato per spolverizzare
In una ciotola mettere la farina, lasciandone da parte 50 gr., lo zucchero, il sale, l uovo sbattuto, il latte tiepido dove avrete fatto sciogliere il lievito, e l’olio. Iniziare ad impastare con un cucchiaio e appena il composto comincerà ad assodarsi rovesciare su una spianatoia infarinata. Impastare con le mani energicamente per almeno 10 minuti aggiungendo poca alla volta la farina rimasta (non è detto che serva tutta). L’impasto alla fine deve essere liscio e sodo, metterlo in una ciotola coperta con un canovaccio a lievitare in un luogo calduccio (tipo dentro il forno con solo la luce accesa o vicino a un termosifone) per almeno un paio d ore o finché non è raddoppiato di volume. Una volta pronto fare 15 pezzettini uguali e dategli la forma di una pallina. Posizionare le palline vicine sulla teglia del forno coperta di carta e farle lievitare, sempre coperte dal canovaccio, per un’altra ora. Intanto accendere il forno a 170°C. Passato questo tempo di lievitazione spennellare con il tuorlo sbattuto con il latte (entrambi a temperatura ambiente) e poi spolverizzare con lo zucchero. Infornare e cuocere i panini per 25 minuti, poi farli raffreddare. Si conservano per qualche giorno in sacchetti di plastica per non farli asciugare.
Curiosità:
Il 17 gennaio ricorre la festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e degli agricoltori.
Il 17 gennaio è anche la giornata in cui si benediscono i panini dedicati al Santo, da distribuire alle persone e agli animali per garantire protezione dalle malattie.
La tradizione ha origini contadine e festeggia il santo protettore degli animali; in questa giornata il parroco andava per le fattorie del paese e procedeva alla benedizione delle stalle, delle biade e degli animali. Per l’ occasione venivano distribuiti alla popolazione dei piccoli panini benedetti preparati appunto per estendere a tutta la comunità i benefici della protezione del Santo.
A Sant’Antonio Abate ci si rivolge anche per ritrovare gli oggetti perduti, ripetendo a voce alta la frase «Sant’Antonio dalla barba bianca fammi trovare quello che mi manca!»
Nella notte di Sant’Antonio, sembra che gli animali abbiano la facoltà di parlare e in passato godevano di un giorno di riposo dal lavoro nei campi. La mattina del 17, si portano a benedire sui sagrati delle chiese e si rinnovano le immagini del protettore sulle porte delle stalle.